Open Air Metro System

 

An important conference regarding the open air metro system concept was held in Tolentino on Saturday, October 1st. At this gathering, speakers outlined the need for a modern and efficient transportation infrastructure, both to comply with sustainability requirements as well as to address growing traffic problems in the areas of Civitanova and Macerata.

Eng. Farinelli of Sintagma SRL presented a feasibility study the company had developed for this project. Mr. Canala, mayor of the municipality of Spinetoli, spoke about the open air metro project that is being developed in his municipality in the Tronto valley. Unfortunately, there was neither representation from the provincial government, nor from the major municipalities that would be affected by the project, except for the hosting municipality of Tolentino. The speakers illustrated the history and motivation regarding the need for this project, but failed to insert it into a larger context, with exception of Mr. Bianchi, President of the Chamber of Commerce of Macerata, who focused his attention on potential development aspects of the territory.

It is of prime importance to examine this project as a first step in the political-economical evolution of our territory. We frequently see studies regarding the concept of linear cities (http://www.linearcity.org/), such as those by arch. Paolo Soleri and later by arch. Kazuyo Sejima, Director of the 2010 Venice Biennale. Obviously in Europe and especially in Italy, with all the existing urban settlements  it is unthinkable to create a linear city from scratch. 

In the province of Macerata, we already have a train line crossing the entire area from Civitanova to Albacina. This could become the perfect starting point to re-think the province of Macerata as ONE LARGE METROPOLITAN AREA. The train line, transformed into a metro transit, could become the vital artery of the system.

Such a change could allow a series of municipalities, left to fend for themselves against a Financial Stability Covenant that is drastically reducing budgets, especially those of public transportation, the possibility of success. This means a new social-political-economical administration system where the various municipalities can unite, creating new synergies and benefiting from each other. The only hope we have is unified growth; therefore, the political class should abandon its divisive logic and embrace this new direction.

It is from this perspective that I would like to suggest that the political administrations look for a new path, one aimed at the unification of a large territory encompassing numerous cities, to be considered the single Metropolitan Area of Macerata. As for this project, I hope it can be implemented in its totality from Civitanova to Albacina, and only then adding more branches, according to transportation needs, to the other municipalities.

 

Arch. Piero Pierandrei

(Published in The Appennino Camerte)

 

 

La Metropolitana di Superficie

 

Sabato 1 ottobre 2011 si è tenuto a Tolentino un interessantissimo convegno sul tema della Metropolitana di Superficie. In questo incontro si è discusso della necessità, sia sotto il punto di vista della sostenibilità, sia sotto il punto di vista del problema relativo al crescente traffico nelle aree di Civitanova e Macerata, di realizzare un'infrastruttura moderna per il trasporto.

L'ing. Farinelli della Sintagma SRL ha fornito una presentazione sullo studio di fattibilità sviluppato nel progetto. Il Sindaco Canala, del comune di Spinetoli, ha illustrato il progetto che la sua amministrazione sta vagliando per la metropolitana di superficie nella Valle del Tronto. Purtroppo a questo incontro non erano presenti nè la provincia, nè i principali comuni, eccezione fatta per quello di Tolentino sede dell'iniziativa. I vari relatori hanno illustrato la storia e alcune motivazioni per giustificare questo progetto senza contestualizzarle a dovere in un'ottica di più ampio respiro, ad eccezione del Dott. Bianchi, Presidente CCIA di Macerata, che ha, invece, incentrato la sua attenzione sugli auspicabili aspetti di sviluppo territoriale che tale progetto dovrebbe comportare. Io credo che sia fondamentale inquadrare questo progetto come un'evoluzione dello status politico-economico del nostro territorio.

Vediamo sempre più spesso studi sul concetto della città lineare (http://www.linearcity.org/), come quelli relativi all'arch. Paolo Soleri fino ai più recenti dell'arch. Kazuyo Sejima, Direttrice della biennale di Venezia 2010. Ovviamente in Europa e specialmente in Italia, con tutti gli insediamente urbani già esistenti è impensabile creare una città lineare ex-novo.

Qui nel maceratese, il principale asse ferroviario già esistente, che collega Civitanova M. con Albacina, rappresenta il punto di partenza ideale per trasformare la provincia di Macerata in una grande area metropolitana provinciale.  L'asse ferroviario, trasformato in metropolitana di superficie, potrebbe rappresentare l'arteria vitale di tutto il sistema di riferimento. Si potrebbe così superare lo status quo di una serie di amministrazioni locali lasciate a sé stesse da un Patto di Stabilità sempre più restrittivo in termini di finanziamenti da dedicare al trasporto pubblico.

Tutto ciò implica la realizzazione di un nuovo ordinamento socio-politico-economico dove le diverse municipalità possano finalmente "fare sistema" e beneficiare le une delle altre. L'Unica possibilità che abbiamo è quella della crescita condivisa, pertanto soprattutto la politica dovrebbe abbandonare la logica della divisione per intraprendere questa nuovo corso. In quest'ottica quindi vorrei mandare un segnale di incoraggiamento alla classe politica locale per cercare una nuova strada da percorrere tesa all'unione in una vasta area metropolitana di Macerata.

Per quanto riguarda questo progetto mi auguro che possa essere sviluppato e realizzato, prima, nella sua integrità da Civitanova ad Albacina e solo in seguito diviso in stralci attuativi rispondenti alle reali esigenze di trasporto alternativo dei comuni limitrofi.

 

Arch. Piero Pierandrei

(Pubblicato nel L'Appennino Camerte)